Intervista a Mattia Campitiello

Caro Mattia, innanzitutto grazie per il tempo concesso.
Benvenuto alle domande “scomode”, spero comprenderai il motivo per il quale le chiamo così.
Mi piacerebbe, anche per questo, conoscere qualcosa in più del tuo pensiero e del tuo linguaggio ma anche del te non scrittore, il Mattia quotidiano.

Sia chiaro, puoi rispondere alle domande che vuoi. Considera che puoi anche mentire spudoratamente 😀

1 – Hai scritto ben tre libri se non sbaglio, ne vuoi parlare brevemente?

Volentieri, ho scritto tre libri fantasy molto diversi tra loro, “La Forma Delle Nuvole” è un urban fantasy è la storia di un ragazzo che ha il potere di far diventare reali le forme che vede nelle nuvole, “Il Cavaliere Senza Morte” è un high fantasy dove il protagonista viene maledetto da una volpe magica e costretto ad aiutare gli animali e “Imaginarium” una storia al confine tra fantasy e realismo magico dove il protagonista, uno scrittore, immagina delle conversazioni con i suoi personaggi.

2 – Dei tre, qual è quello che credi il tuo lavoro migliore? Sentiti libero di inserire il link per l’acquisto, se vuoi.

Tra i tre sono più legato emotivamente alla Forma delle Nuvole ma penso che il mio miglior lavoro sia Imaginarium, probabilmente perché è più maturo degli altri.


https://www.amazon.it/Forma-Delle-Nuvole-Mattia-Campitiello/dp/1692739298/

3 – Hai pubblicato sia in self che con CE, vuoi darci qualche indicazione? Pro e contro e esperienza personale.

Sono due canali molto diversi e uno non esclude l’altro, con una Ce, almeno con quelle non a pagamento, si ha un aiuto concreto per quanto riguarda editing e copertina oltre, se si è fortunati a qualche contatto per presentazioni e interviste. In self bisogna fare tutto da soli, ma l soddisfazione di capire immediatamente se il libro è apprezzato o meno è una cosa molto importante.

4 – Sei anche un buon lettore, qual è il genere che prediligi? Hai un autore preferito?

Ovviamente il fantasy, ma anche Thriller e romanzi storici, sarà banale dicendo Tolkien ma anche John Milton, per quanto riguardo i contemporanei sicuramente Stephen King e ultimamente Valerio Massimo Manfredi.

5 – Hai altri progetti per il futuro o stai già lavorando a qualche altro scritto?

A breve, parliamo di settimane, uscirà il mio quarto libro “I Racconti di Chronos” nove racconti che hanno come elemento in comune il “Tempo”. (Libro già uscito! ndr)

6 – Com’è nata la passione del fantasy?

Da ragazzo sicuramente, amavo giocare ai giochi da ruoli e a quelli da tavolo come Dungeon & Dragons, poi si è allargata prima ai manga come Dragon Ball e poi ai libri di Lupo Solitario.

7 – Per essere un ottimo fantasy che cosa non deve mancare?

La coerenza, il fatto che un mondo non sia reale non giustifica l’assenza di regole, in ogni mondo creato ci sono delle regole ben precise che vanno rispettate, ad esempio se descrivi una terra dove esistono gli elfi che non hanno poteri magici, non puoi farli diventare maghi.

8 – Il peggior fantasy che hai letto (o visto in caso di film)?

Ne ho visti e letti molti, se parliamo di libri a me non piace la serie “La spada di Shannara” di Terry Brooks, per quanto riguarda i film credo che quello di Eragon sia il peggiore di tutti.

9 – Che lavoro fai?

Lavoro in una multinazionale mi occupo di pianificare l’attività lavorativa.

10 – Quale vorresti fosse la tua attività primaria?

Il lavoro che svolgo adesso mi piace, ma credo che come tutti gli scrittori, l’ambizione sia quella di far diventare la scrittura l’attività principale.

11 – Parlami della tua passione più grande. Non importa sapere di cosa si tratti (magari non lo vuoi dire e non è la scrittura), mi interessa sapere cosa ne ricavi. Cosa provi quando la pratichi e quando non ti è possibile farlo?

Mi piace tantissimo la radio e fare lo speaker, da quando ho iniziato a presentare un programma per una web radio ho scoperto questa mia grande passione, mi dà molta soddisfazione la libertà con cui ci si può esprime e sapere che le persone mi stanno ascoltando e mi manca molto quando per un motivo o per un altro non riesco a fare una trasmissione.

12 – Cosa ti fa paura?

L’unica cosa che mi terrorizza è l’idea di diventare cieco.

13 – Libero arbitrio o destino?

Libero Arbitrio senza dubbio  

14 – Chi è Mattia?

Sicuramente un nerd, una persona molto curiosa che si interessa a molte cose per cercare di capirle che cerca sempre di imparare cose nuove.

15 – Qual è il libro che avresti voluto scrivere tu?

La fattoria degli animali di George Orwell

16 – Ti senti più un intervistato o un paziente in terapia, a causa di queste domande?

Un intervistato, anzi mi piacciono molto queste domande

17 – Ho notato che partecipi spesso a mercatini, fiere, eventi… Reputi l’attività di divulgazione diretta utile?

Molto, si possono conoscere tanti colleghi scrittori e lettori, si possono fare amicizie importanti e soprattutto si può parlare liberamente del proprio libro.

18 – Puoi suggerire agli autori esordienti qualche metodo per avere un po' di visibilità in più?

Bisogna impegnarsi molto, i social la fanno da padrone e sono il mezzo migliore, cercare lo scambio con altre persone è sicuramente il metodo giusto.

Grazie per la disponibilità e per la fiducia.
Ti auguro 100000 follower reali, nei prossimi giorni.

In collaborazione con Achiropita Gagliano

https://www.instagram.com/briciolacreation/

Intervista a Mattia Campitielloultima modifica: 2022-09-27T18:09:54+02:00da pabproject
Reposta per primo quest’articolo