Intervista a Matteo Garofano

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Caro Matteo, innanzitutto grazie per il tempo concesso.
Benvenuto alle domande “scomode”, spero comprenderai il motivo per il quale le chiamo così.
Mi piacerebbe, anche per questo, conoscere qualcosa in più del tuo pensiero e del tuo linguaggio ma anche del te non scrittore, il Matteo quotidiano.

Sia chiaro, puoi rispondere alle domande che vuoi. Considera che puoi anche mentire spudoratamente 😀

1 – Hai scritto un libro, vuoi parlarcene? Cosa rappresenta per te (e di te)?

“Afasia a fasi alterne” è un libro che rappresenta un punto di partenza: è un “riassunto” di diverse esperienze vissute negli anni. Probabilmente è per questo che le poesie al suo interno sono molto eterogenee tra loro in termini metrici e stilistici.

2 – Hai altri progetti per il futuro o stai già lavorando a qualche altro scritto?

Il mio prossimo libro uscirà in un futuro abbastanza remoto, poiché richiede molta ricerca. Attualmente mi occupo prevalentemente di “Progetto Artisti”, una realtà che vuole offrire agli autori tantissimi servizi di qualità per aiutarli nel loro percorso.

3 – Come è nata la necessità di scrivere?

Da un abbandono.

4 – Pensi di essere più un poeta o uno che con la poesia vuole fare l’intellettuale?

Un poeta che si diverte a giocare con i versi, studiando costantemente per renderli sempre migliori.

5 – Sei anche un lettore di poesie? C’è un autore in particolare che preferisci o al quale ti ispiri?

Ho moltissimi punti di riferimento nella storia della letteratura, ma di solito lascio al lettore il piacere di scoprirli o ignorarli, in base a ciò che vuole ricavare dalla lettura dei miei componimenti.

6 – Se potessi liberamente scegliere, quale vorresti fosse la tua attività primaria?

Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, non mi piacerebbe fare il poeta come attività primaria, perché preferisco riservarmi la libertà di scrivere quando ho qualcosa da dire. Nonostante ciò, ho comunque la volontà di affermarmi nel mondo della scrittura e dell’editoria.

7 – Parlami della tua passione più grande. Non importa sapere di cosa si tratti (magari non lo vuoi dire e non è la scrittura), mi interessa sapere cosa ne ricavi. Cosa provi quando la pratichi e quando non ti è possibile farlo?

Praticarla mi fa sentire vivo, non praticarla mi fa sentire “limitato”.

8 – Cosa ti fa paura?

Non essere lungimirante.

9 – Libero arbitrio o destino?

Non ho mai creduto nel destino.

10 – Chi è Matteo?

L’intervistato (o un paziente in terapia).

11 – Scegli tre termini che ti descrivono.

Suppongo che la risposta cambi in base al giorno in cui mi viene posta la domanda, ma oggi direi: cangiante, eclettico e pensieroso.

12 – Scrivi altro, oltre le poesie?

Ho scritto anche diverse bozze per delle opere in prosa, ma per il momento hanno ancora bisogno di essere rifinite.

13 – Osservando il tuo profilo Instagram si può notare come tu abbia scelto un feed continuativo, secondo te è utile?

Può essere utile per l’uniformità dello stile, ma nel lungo termine mi sto rendendo conto dei difetti che questa scelta comporta, ad esempio la difficoltà di “uscire dallo schema” quando lo desidero.

14 – Consiglieresti ai tuoi colleghi di aver un feed statico? (Non come il tuo ma anche avere delle foto con lo stesso effetto fra di loro).

Sicuramente è importante curare il profilo Instagram e tenere a mente questo obiettivo quando si pubblica qualcosa, ma non credo che avere un feed statico sia essenziale.

15 – Ti senti più un autore o un paziente in terapia, a causa di queste domande?

Ero convinto di essere un paziente in terapia: cosa c’entrano gli autori?

16 – Ho visto dei tuoi video brevi (reel) molto simpatici. Credi che aggiungere della leggerezza alla serietà, all’impegno, possa rendere il lavoro di un autore maggiormente attrattivo?

Anche la leggerezza può racchiudere in sé molto impegno e per me può essere importante persino per l’autore stesso: aggiungere un po’ di varietà può essere una tecnica vincente per non cadere nella monotonia.

17 – Quale è la poesia scritta da te che reputi più bella?

La seconda edizione di “Versi Inutili”.

18 – Immagina di diventare una penna autorevole, tra qualche anno. Di cosa vorresti scrivere? Valuta anche cose “indicibili”, considerando che da autore autorevole potresti permetterti di trattare qualsiasi argomento.

Contatterei degli esperti per scrivere un libro sul declino socioeconomico italiano.

19 – A quando un tuo prossimo post???

Ho pubblicato un post prima di rispondere solo per non sviare la domanda.

Grazie per la disponibilità e per la fiducia.
Ti auguro 100000 follower reali, nei prossimi giorni.

In collaborazione con Achiropita Gagliano

https://www.instagram.com/briciolacreation/

 

Intervista a Matteo Garofanoultima modifica: 2022-12-06T20:42:44+01:00da pabproject
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