Intervista a Sarah Rivera

1 – Flight of love è il tuo ultimo libro, vuoi parlarcene? Dove possiamo trovarlo, trama, personaggi ecc.

È una storia che parla di come affrontare le proprie paure a testa alta e di come spesso la vita ci pone di fronte a scelte o situazioni che proprio non possiamo cambiare, ma che anzi dobbiamo assecondare perché è inutile remargli contro.

Questo romanzo è in vendita su Amazon.

2 – Johns Hopkins Medical Series: una serie letteraria composta dal tuo titolo “Rules” ma alla quale partecipano diverse autrici. Ci parli un po’ di questo progetto in condivisione?

È stata una bella e fruttuosa collaborazione. Una esperienza che mi piacerebbe in qualche modo ripetere, chissà, magari un domani.

3 – Se ti proponessero di farne una serie TV, che attori vorresti vedere? Hai in mente già dei “prestavolto”?

Eh sì il prestavolto del mio protagonista è italiano e si chiama Marco Palma @marcolino30 per chi volesse seguirlo su IG. Lui si avvicina moltissimo all’idea che ho del dottor Emanuel Ferrari.

4- Oltre a questo volume hai scritto numerosi libri, 9 se non sbaglio. Questo significa che fai la scrittrice come lavoro primario?

Purtroppo no, ho un lavoro che mi impegna molto, soprattutto in numero di ore del mio tempo ed emotivamente. Sono un’insegnante e la prestazione lavorativa non finisce in classe, ma continua finché non dici basta. Però sono stata un periodo a casa per motivi legati alla salute. La scrittura mi ha aiutato tantissimo a vivere con più leggerezza, e in parte a superare, un momento molto difficile della mia vita.

5 – Considerando il grande numero di volumi, la curiosità è d’obbligo: Quante copie vendi? E qual è il libro che ha avuto maggiore successo?

Sono sempre un’autrice self che sta cercando di emergere quindi per me anche poche copie vendute sono un grande risultato. Sicuramente RULES è stato un successo, ma c’è stato alla base un grande lavoro di pubblicizzazione portato avanti da noi cinque autrici insieme. Il mio libro singolo più venduto ad oggi è FUORI CONTROLLO. È il mio primo libro ed è stato un grandissimo successo. Ne ho vendute migliaia di copie, cosa impensabile quando l’ho pubblicato. Gli altri seguono a ruota. FLIGHT OF LOVE è appena uscito, sta andando bene. Vedremo…

6 – Da dove nasce l’esigenza di scrivere?

Non ti so rispondere. Mi piace leggere romance e quando scrivo una storia penso a qualcosa che io stessa amerei leggere.

7 – Che lavoro fai? Se non è la scrittrice ovviamente 🙂

Già detto che sono un’insegnante, se vogliamo andare più nello specifico insegno matematica e fisica essendo laureata in matematica.

8 – Parlami della tua passione più grande. Non importa sapere di cosa si tratti (magari non lo vuoi dire e non è la scrittura), mi interessa sapere cosa ne ricavi. Cosa provi quando la pratichi e quando non ti è possibile farlo?

Sono una persona che ama ogni aspetto della vita. La mia malattia mi ha dato come una sberla e forse sotto certi aspetti con essa mi sono svegliata e ho imparato ad amarmi di più. Voglio vivere e non sopravvivere perciò assaporo ogni momento intensamente. Cerco di ricavare con i denti qualche momento per me, una me che per anni avevo messo da parte tra lavoro e figli. Adesso mi sono imposta di ridare spazio alle mie passioni: amo allenarmi, la musica, la scrittura, anche il dolce fare niente con un libro in mano sotto la copertina. Mi piace molto viaggiare.

Non è facile, ma ci sto provando!

9 – Cosa ti fa paura?

La morte. È una pietra definitiva su tutto. Non sono pronta (e chi lo è?)

10 – Libero arbitrio o destino?

Destino sicuramente. Ci sono cose che non possiamo cambiare…

11 – Puoi dare un suggerimento agli esordienti? Approccio, pubblicità, motivazioni ecc…

Dico sempre di fare le cose per bene. Il lettore merita di leggere una scrittura buona, corretta, scorrevole, e anche di avere tra le mani un bel libro.

12 – Mi sembra che tutti i tuoi volumi siano autopubblicati, è corretto? Vuoi parlarci di questa esperienza e delle motivazioni che ti hanno fatto propendere per il self publishing?

Si al momento è così. È stata una scelta dettata dalla mia inesperienza, forse anche l’incapacità di aspettare una risposta da una qualche casa editrice. Non sapevo come muovermi, con Amazon è stato facile.

13 – Qual è il libro che avresti voluto scrivere tu?

Non ti so rispondere. Posso nominarti un libro che mi è rimasto sottopelle: “Per dieci minuti” di Chiara Gamberale, mi ha fatto molto riflettere ed è scritto benissimo.

14 – Ho notato che i tuoi libri sono anche tradotti in altre lingue. In quali lingue e chi ti ha aiutato nel tradurre (se non lo hai fatto tu stessa)?

Solo FUORI CONTROLLO ha la versione in inglese. È stato tradotto da un traduttore professionista madrelingua. Prossima volta, se ne avrò le energie e il tempo, tradurrò io i miei testi, sono capace di farlo, almeno in inglese.

15 – Chi è Sarah?

Un caos ambulante, come dico sempre XD

16 – Ti senti più un’autrice o una paziente in terapia, a causa di queste domande?

La prima. Mi aspettavo ci fossero domande, e una bella intervista diversa dal solito.

17 – Di dove sei? E se potessi scegliere un luogo nel mondo, dove abiteresti e perché?

Abito a Pescara, una città che amo. In periodi della vita me ne sono allontanata, ma ho sentito sempre forte il richiamo della mia terra. Mi sposterei volentieri in un altro posto, ma devo trovarmi bene o comunque non dovrei sentire quel tipo di nostalgia. Quando sono stata in California ci ho lasciato un pezzetto di me e ho sempre detto che ci sarei ritornata un giorno, magari per fermarmi, ma la vita…

18 – Le copertine le fai tu o ti fai aiutare da qualche grafico?

Assolutamente da un grafico. Come ho detto prima va fatto tutto per bene.

In collaborazione con https://www.instagram.com/briciolacreation/

Intervista a Sarah Riveraultima modifica: 2023-06-01T13:34:41+02:00da pabproject
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