Juliet è nata per caso, per amore, e per gioco.
La guardavo, sotto la luna, seduto sul muretto del Pantheon con una vecchia chitarra in mano.
Strimpellando i pochi accordi che so fare, l’anima le ha dedicato parole, melodia, sguardi.
Sono corso da mio padre, bravo chitarrista, per provarla con accordi e arpeggi più avanzati, ma è stato solo in studio che la vera e propria Juliet è nata: quando Ayden si è messo a registrare la chitarra acustica con incredibile prodezza, non potevo non cantare con tutto me stesso su quel tessuto di note. E così feci, seduto, cosa che non faccio mai, a prima botta.
One take.
Juliet è la melodia del tuo cuore.

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Nato in Puglia, a Ostuni, d’estate, Michele subito si avvicina al mare, che sarà una sua grande passione. Già da neonato urlava più della tua tipa tant’è che i suoi parenti lo odiano per ciò.
Il nuoto è diventato surf, lo spaccare i timpani è diventato trap.
In ogni modo, Michele è attirato dal lato femminile, artistico e fluido della vita, che ritrova nella natura e nella musica.

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