Intervista a Danilo

Caro Danilo, innanzitutto grazie per il tempo concesso.
Benvenuto alle domande “scomode”, spero comprenderai il motivo per il quale le chiamo così.
Mi piacerebbe, anche per questo, conoscere qualcosa in più del tuo pensiero e del tuo linguaggio ma anche del te non scrittore, il Danilo quotidiano.

Sia chiaro, puoi rispondere alle domande che vuoi. Considera che puoi anche mentire spudoratamente 😀

1 – So che hai pubblicato un libro di recente, vuoi parlarcene brevemente?

Certamente. Why me? Why not! È la storia di Marta, una quarantenne donna e madre di quattro figli. Vive il suo rapporto matrimoniale molto male visto che suo marito oltre a tradirla ripetutamente è un compagno di vita e un padre assente. Lei decide, per il il bene dei suoi ragazzi e per la sua rinascita come persona di allontanare dalle loro vite questa persona.

2 – Why me? Why not! Cosa intendi con questo titolo?

È la domanda che si pone ogni individuo quando gli si prospetta una bella novità nella sua vita. Ci si interroga sul perché quella bellissima cosa debba accadere proprio a lui/lei. La risposta è: PERCHÉ NO! Perché non può capitare a me, d’altronde me lo merito di essere felice!

3 – Da dove nasce l’esigenza di scrivere?

Nasce dal desiderio di rendere il lettore più forte e sicuro dei suoi mezzi e su ciò che è e vuole diventare.

4 – Il punto di vista della narrazione è femminile. Come ti sei trovato?

Impegnativo ma mi sono trovato molto a mio agio. Mi piace osservare gli animi delle persone e le donne sicuramente hanno dalla loro grandissimi sentimenti e il più delle volte compiono fortissime decisioni con le loro azioni irreprensibili.

5 – Marta è un nome casuale o c’è una motivazione?

È un nome come un altro. Di solito inserisco nelle mie storie sempre nomi di persona che mi piacciono.

6 – Vuoi parlarci anche delle pubblicazioni passate?

Ho scritto altri tre libri. Alchimie, Tanta voglia di… E L’amore perfetto. Tutti sono raccolte di racconti. Preferivo parlare della vita a 360° concentrando il tutto nei racconti brevi. Tutti figli della stessa penna e del medesimo amore.

7 – Parlami della tua passione più grande. Non importa sapere di cosa si tratti (magari non lo vuoi dire e non è la scrittura), mi interessa sapere cosa ne ricavi. Cosa provi quando la pratichi e quando non ti è possibile farlo?

Probabilmente è VIAGGIARE. Al pari di cucinare o fare foto. Quando viaggio entro in un limbo che mi permette di immagazzinare esperienze, culture e usanze nuove, tesoro nascosti da custodire nel cuore e nella mente. Quando non viaggio, scrivo! Tutte le mie passioni poi vanno a confluire nei miei romanzi perché per me la vita è un viaggio continuo e infinito!

8 – Cosa ti fa paura?

Nulla in particolare. Forse solo la cattiveria gratuita delle persone che si dimostrano più animali che esseri umani.

9 – Libero arbitrio o destino?

Sempre libero arbitrio. Ogni uomo è padrone della sua vita e delle scelte che compie. Ogni percorso, anche quello più tortuoso è frutto delle nostre decisioni. Alle volte basterebbe solo guardare meglio le cose in modo diverso da un’altra prospettiva. E l’universo se lo ascoltiamo ci guida in tutto!

10 – Hai sempre pubblicato tramite il self publishing o anche con case editrici? Puoi raccontarci la tua esperienza?

Entrambe le esperienze ho avuto modo di vivere. Pro e contro sia per quanto riguarda il self che le CE. Spesso la differenza la fa la buona distribuzione. Nel mio caso mi sono imbattuto in CE che nonostante la buona richiesta non riuscivano a soddisfare le richieste dei lettori vanificando il mio lavoro.

11 – Nel tuo profilo si può notare la collaborazione con l.a.Filosofia e il gruppo Simposio2021. Perché hai scelto di collaborare con loro?

Ho seguito come spettatore le loro belle interviste dal tratto filosofico ma anche molto competente. Quando poi ho avuto il piacere di essere intervistato mi sono sentito come a casa mia. Un Simposio di belle persone, di intense emozioni e di parole importanti.

12 – Le collaborazioni possono aiutare gli scrittori emergenti? Ci dai qualche suggerimento?

Assolutamente sì. Si permette di avere maggiori interazioni e visibilità stimolando anche nuovi lettori all’acquisto delle proprie opere. Io ho il piacere di farne tante per il gusto di portare a conoscenza in mio stile di scrittura e ciò che mi spinge e stimola la mia penna alla scrittura.

13 – Chi è Danilo?

Un uomo amante di ogni forma d’arte. Una persona con una forte sensibilità e con occhi profondi capaci di vedere quello che forse le stesse persone non riescono a guardare forse per timore di farlo.

14 – Qual è il libro che avresti voluto scrivere tu?

Due se posso. “Chiedi alla polvere” di John Fante e “Febbre a 90′” di Nick Hornby.

15 – Cosa farai da grande?

Nuovi viaggi, nuovi percorsi di crescita personale e ancora tantissimi altri romanzi da scrivere.

16 – Ti senti più un intervistato o un paziente in terapia, a causa di queste domande?

Sicuramente intervistato. La Sindrome del paziente in terapia l’ho superata diversi anni fa.

17 – Scrivi di notte o di giorno?

In base al tempo che ho a disposizione. Normalmente di giorno ma di notte escono fuori le mie migliori intuizioni…

18 – Ascolti musica durante la scrittura o preferisci il silenzio?

La ascolto in ogni momento della mia giornata. Molte volte anche in fase di scrittura. In diverse mie storie cito anche testi di canzoni o autori di mio gradimento.

Grazie per la disponibilità e per fiducia.
Ti auguro 100000 follower reali, nei prossimi giorni.

In collaborazione con BriciolaScrive

Intervista a Daniloultima modifica: 2022-06-28T14:32:33+02:00da pabproject
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