Intervista a Laura Vitulli

Cara Laura, innanzitutto grazie per il tempo concesso.
Benvenuta alle domande “scomode”, spero comprenderai il motivo per il quale le chiamo così.
Mi piacerebbe, anche per questo, conoscere qualcosa in più del tuo pensiero e del tuo linguaggio ma anche delle te non poetessa, la Laura quotidiana.

Sia chiaro, puoi rispondere alle domande che vuoi. Considera che puoi anche mentire spudoratamente

1 – Sospesa… Vuoi parlarcene brevemente?

“Sospesa” è una raccolta di poesie. I miei versi, senza regole, raccontano passione, desiderio, sofferenza, speranza, amore, avvinghiando il mio spirito, lasciandolo, in questo divagare, sempre in viaggio, alla ricerca del vero senso della vita. Ed è proprio da questo vagabondare, di emozione in emozione, che prende vita la mia silloge: “Sospesa”.

2 – Da dove nasce l’esigenza di scrivere?

Credo che nel corso degli anni abbia riempito troppo il mio animo di emozioni e la mia mente di “perché.” La scrittura mi aiuta a tirare fuori entrambe, alleggerendo il mio cuore e la mia mente.

3 – Stai lavorando ad altro, al momento?

Si, sto scrivendo altro, oltre alle poesie (speriamo bene).

4 – Le tue poesie nascondono, ai miei occhi, un velo di nostalgia. È qualcosa che fa parte di te?

Si, credo di esser nata nostalgica. Ti racconto una cosa: da piccola stavo sempre col naso all’insù a cercare qualcosa nel cielo, tra le stelle. Era come se aspettassi che qualcuno mi venisse a prendere. Tutto questo penso fosse dovuto a quel senso di inadeguatezza, di non appartenenza, di vuoto, che ancora oggi caratterizza il mio essere. È come se fossi sempre alla ricerca di qualcosa capace di riempire questo vuoto. È come se mi mancasse qualcosa che ho avuto, che mi faceva stare bene e che adesso non ho più; o almeno, che non ho trovato qui, in questa dimensione universale.P.S. non sono pazza.
5 – Hai mai pensato di scrivere qualcosa che non sia poesia?

Si, penso che scriverò della poesia che mi è passata accanto in un tempo remoto, rimasto però tanto presente nella mia vita.

6 – Parlami della tua passione più grande. Non importa sapere di cosa si tratti (magari non lo vuoi dire e non è la scrittura), mi interessa sapere cosa ne ricavi. Cosa provi quando la pratichi e quando non ti è possibile farlo?

La mia passione più grande credo sia la vita, accompagnata dalla sua costante: la morte.
7 – Cosa ti fa paura?

Le paure sono tante. Ho paura di dimenticare la mia vita terrena e i miei affetti. Ho paura della solitudine della tarda età (semmai dovessi arrivarci). Ho paura di perdermi tra le mie ombre, tra i miei demoni. Ho paura di perdere la passione per la scrittura e talvolta per la vita stessa. Le mie paure sono infinite, non posso elencarle tutte.

8 – Libero arbitrio o destino?

Che bella domanda! Credo le due cose vadano di pari passo, si accavallino, si sfiorino. Non c’è destino, conclusione, cammino, percorso, scelta, rifiuto ecc., senza libero arbitrio. Se ciascuno non avesse il libero arbitrio, non costruirebbe il proprio destino. Quindi credo che “il destino è la conseguenza di una serie di scelte dettate dal proprio libero arbitrio”.

9 – Cambieresti qualcosa del tuo percorso di vita?

Non lo so. Sai, molte volte penso alla mia vita e comincio a pensare a tutti i “se” che contaminano la mia mente. “Se non avessi lasciato…” , “se non avessi cambiato…”, “se magari…”, “se fossi stata…”, e così via dicendo. Poi però penso che se oggi sono quella che sono, è proprio perché nell’armadio ci sono tutti quei “se” che non ho indossato.

10 – Che lavoro fai?

Sono in attesa di un impiego, per adesso mi accontento di svolgere un lavoro piuttosto duro e pesante, non riconosciuto come tale e non retribuito: la casalinga.

11 – Consigli per chi vorrebbe iniziare a scrivere poesie?

A questa domanda non so rispondere, quindi mi esonero dal dispensar consigli. Personalmente, non sono io a cercar la poesia ma è lei a trovare me.

12 – Chi è Laura?

Oddio! Laura è una donna che si affaccia sul mare della vita, accogliendola quando è in burrasca e abbracciandola quando è calma. Laura è una donna che ha sofferto tanto ma che ha imparato a rialzarsi sempre, anche quando le ginocchia fanno ancora male. Laura è una donna che ama circondarsi di buoni amici e ridere, ridere, ridere. Laura è introversa e pochi, pochissimi, godono della sua fiducia ma guai se la perdi, Laura non te la ridà. Laura è sincera e insegue la verità. Laura ama profondamente.

13 – Qual è la poesia che avresti voluto scrivere tu?

Tienimi per mano di Herman Hesse; Te Amo di Neruda; sonetto 116 di Shakespeare. Ce ne sono tante altre, ma queste le sento mie.

14 – Cosa farai da grande?

Da grande spero di fare la lettrice compulsiva.

15 – Ti senti più un’intervistata o una paziente in terapia, a causa di queste domande?

Mi sento una paziente intervistata da uno psicologo in erba aspirante giornalista.

16 – Guardando il tuo profilo si notano molte foto tue. Secondo te mostrarsi al pubblico aiuta?

Per “foto tue” intendi anche il mare, i tramonti, i fiori, oltre al mio viso? Perché tutte le foto che trovi sul profilo sono mie. Se ti riferisci alla mia persona, non so se aiuta, ho solo dato un volto alle mie poesie. Io e i miei scritti viaggiamo parallelamente sugli stessi binari.

17 – Utilizzi anche molto i reel, secondo te i video hanno più impatto?

Tutti i reel che vedi non sono opera mia ma dei collaboratori. Io metto a disposizione le poesie e, talvolta, la mia voce. Per i video mi sto attrezzando.

18 – Ti va di dare qualche consiglio (social) ai tuoi colleghi poeti/scrittori?

Purtroppo no, io sono una frana con i social, sui social e dentro ai social. Mi limito a pubblicare poesie e foto. Per le collaborazioni lascio l’arduo compito dei video ai collaboratori. Io sono imbranata.

Grazie per la disponibilità e per la fiducia.
Ti auguro 100000 follower reali, nei prossimi giorni.

In collaborazione con briciolacreation

https://www.instagram.com/briciolacreation/

Intervista a Laura Vitulliultima modifica: 2022-09-13T17:43:23+02:00da pabproject
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