Intervista a Eva Battiston

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https://www.instagram.com/eva.skyler/

Cara Eva, innanzitutto grazie per il tempo concesso.

Benvenuta alle domande “scomode”, spero comprenderai il motivo per il quale le chiamo così.
Mi piacerebbe, anche per questo, conoscere qualcosa in più del tuo pensiero e del tuo linguaggio ma anche della te non scrittrice, la Eva quotidiana.

Sia chiaro, puoi rispondere alle domande che vuoi. Considera che puoi anche mentire spudoratamente 🙂

1 – “Onda ribelle” è la tua prima pubblicazione, ce ne parli un po’?
È un romanzo distopico ambientato in una Terra molto simile alla nostra, anche se tecnologicamente un po’ più avanzata. Amo le distopie per i temi che trattano, ma preferisco quelle in cui c’è un po’ di movimento, quindi “Onda Ribelle” non disdegna l’azione.

Raccontala storia di una squadra di ragazzi che provengono da situazioni molto diverse tra loro, ma che si uniscono per ribellarsi al regime che soffoca il loro Paese da quasi vent’anni. È disponibile nelle librerie e negli store online, sia in cartaceo che in digitale, e anche su Kindle Unlimited.

2- Da dove nasce l’esigenza di scrivere?
Già da bambina leggevo moltissimo ed è stato un passaggio naturale: volevo scoprire come si stava “dall’altra parte” e provare a divertire o emozionare i lettori come gli autori veri facevano con me. Poi, nel tempo, la scrittura (assieme alla lettura, perché nella mia testa vanno a braccetto come Cip e Ciop o Sherlock e Watson) è diventata un rifugio nei momenti difficili. E anche un modo per parlare di temi per me importanti.

3- Stai lavorando ad altro, al momento?
Sì, non sono capace di stare lontana dalla scrittura. In questi giorni sto revisionando “Ombre su Nephle City” (presto pubblicherò la nuova versione su Wattpad). Concluso questo lavoro riprenderò in mano il mio nuovo romanzo (dal titolo provvisorio di “Semi di verità”) per la seconda stesura.

4- Ho spulciato un po’ il tuo profilo Wattpad, hai molti romanzi/racconti pubblicati, vuoi dirci qualcosa al riguardo?
Su Wattpad ho pubblicato alcuni romanzi ambientati nella stessa Terra alternativa di “Onda Ribelle”. Sono storie autoconclusive e conprotagonisti diversi, tranquillamente leggibili separatamente: “Ombre su Nephle City” (distopico young adult), “Marchio di Fabbrica”(fanta-thriller) e “Il modico prezzo della libertà” (che però a breve toglierò per regalargli un’accurata revisione/riscrittura).

C’èanche un epic fantasy, “Il Cuore di Djinora”.

L’ultima arrivata è la novella “Bagliori”, nata per gioco (il destino aveva deciso per me molte caratteristiche da seguire). Vi sono molto legata perché mi ha dato modo di sperimentare un genere, quello storico, che credevo inarrivabile. Ci ho messo un pizzico del mio amore per Jane Austen e tanto per i temi che mi stanno a cuore.

Infine “Polvere”, un brevissimo racconto che è stato pubblicato nella raccolta “Se accadesse a Natale”, curata da Sara Rattaro, e “Senza Respiro”, un microscopico incipit creato in occasione di un contest.

5- Trovi Wattpad ancora utile, per farsi leggere? Usi altri siti/app per farti conoscere?
La risposta che mi viene da dare è: dipende. Visto il genere di pubblico, mediamente molto giovane, trovo sia ottimo per chi scrive romance, fanfiction e fantasy (soprattutto romance). Per altri generi è molto più difficile trovare lettori. C’è da dire che bisogna anche essere bravi a vendersi, e il fatto di essere un orso timido non mi aiuta.

Non uso altri siti o app, e ormai anche su Wattpad mi limito a leggere ciò che davvero mi piace e lasciare le mie storie a chi desidera dar loro una possibilità (ho abbandonato gli scambi di lettura, perché troppo spesso finivo per essere l’unica a leggere veramente).

6- Tra le varie cose che fai, ti dedichi anche alla beta lettura. È una passione, una missione o c’è un motivo diverso? Revisionandole mie storie ho scoperto che mi piace trovare i problemi e cercare un modo per risolverli. Studiando narratologia è poi nata l’idea di trasformare questo in qualcosa di più: spero di riuscire a diventare un’editor. Per il momento cerco di aiutare gli altri autori con beta letture oneste. Sono parecchio pignola, ma tratto le storie altrui come faccio con le mie. Più problemi si trovano e sistemano prima dell’invio a un editore o della pubblicazione meglio è.

7- “Aveva i capelli arancioni e le maniche lunghe”. Di cosa si tratta?
Ahahahah, profuma di Nobel per la letteratura, vero? È la descrizione della protagonista femminile della mia prima storia, in quarta elementare: una frase che mi porto appresso anche oggi, perché ogni tanto in famiglia salta fuori come battuta. La storia era una specie di fanfiction, visto che molti personaggi e situazioni erano rubate al povero Mark Twain. A quell’età, soprattutto a livello geografico, scrivevo corbellerie tali da mandare in autocombustione qualsiasi sussidiario scolastico.

8- Cosa ti fa paura?
Non sono una Grifondoro, tutt’altro. Però, anziché rispondere con un elenco infinito di fobie che farebbe impallidire la lista del detective Monk, risponderò a un livello più generale. Ciò che mi fa più paura è quello che cerco di esorcizzare con le mie storie: una società in cui i diritti vengono meno, in cui indifferenza, diseguaglianze e divisioni aumentano. Ciò che mi spaventa è l’incapacità dell’uomo di imparare dai propri errori, con conseguenze disastrose.

9- Libero arbitrio o destino?
Il destino gioca un ruolo importantissimo nelle nostre vite: già il luogo in cui nasciamo deciderà molto per noi (e spesso non ci riflettiamo abbastanza, soprattutto se il fato è stato generoso);ma, se non credessi che abbiamo una possibilità di modificare le cose con il nostro agire, le mie storie non esisterebbero.

10- Parlami della tua passione più grande. Non importa sapere di cosa si tratti (magari non lo vuoi dire e non è la scrittura), mi interessa sapere cosa ne ricavi. Cosa provi quando la pratichi equando non ti è possibile farlo?
Mi fa sentire viva, meno imbranata e più attiva. Mi sembra di riuscire a dare un senso, un ordine alle cose. Mi rilassa, mi motiva e mi diverte. Per una persona timida come me è anche una via per conoscere gente, interagire con gli altri. Quando non posso praticarla per un po’ di tempo mi viene a chiamare (certi personaggi se si sentono abbandonati non mi danno tregua).

11- Essendo anche una lettrice, vuoi proporci qualche bella lettura?
Non è facile rispondere a questa domanda, perché avrei bisogno di conoscere età e gusti di una persona per dare consigli. Posso però nominare qualche titolo o autore che ho scoperto nell’ultimo anno e che ho amato.

Perla narrativa generale date un’occhiata a “Una vita in puzzle “di Alessia Castellini: è poetico e meraviglioso.

Se amate le avventure fantasy con una bella storia d’amore c’è “Come vento” di Odiblue, che vi catapulta nella storia.

Se preferite lo spy-thriller vi consiglio “Gunsight” di e R.A.Eller: adrenalinico e cinematografico, con personaggi che escono dalle pagine.

Se amate le distopie “Awen” di Arianna Rosa vi farà sentire vicinissimi alla protagonista di una storia intensa e bellissima.

Altri due bei libri che ho letto negli ultimi mesi sono “The Help” e “The Giver”. Tra quelli più famosi mi sono piaciuti molto “La casa sul mare celeste” e “Fidanzati dell’inverno”.

12- Qual è la tua occupazione, al momento?
Sono un’educatrice, ma in questo periodo la mia occupazione principale è lo studio della narratologia.

13- Come ti vedi da grande?
Questa domanda mi piace perché mi fa sentire giovane; però non sono brava a immaginarmi nel futuro e tendo a non farlo perché scarsa autostima e pessimismo sono sempre in agguato. Spero di essere serena, e magari di avere qualche piccola soddisfazione con la scrittura.

14- Immaginati arrivata al successo con una pubblicazione. Di cosa vorresti parlasse il tuo scritto?
Vorrei che avesse alla base un tema importante, che mi sta a cuore. Spesso quando invento una storia parto proprio dal tema, oltre che da “un’immagine”. Mi piacerebbe che lasciasse ai lettori almeno una scintilla di speranza.

15- Ti senti più un’autrice o una paziente in terapia, a causa di queste domande?
Un’autrice, anche se devo ammettere che non mi aspettavo domande così profonde.

16- Su Instagram ho invece notato che dai molti suggerimenti agli autori emergenti. Anche questa sembra una missione… Ha senso divulgare le tue conoscenze? Pensi avrà un riscontro o si tratta solamente di generosità?
Lamia speranza iniziale era di avviare qualcosa di buono, una collaborazione con altri autori per migliorare assieme. L’idea era un po’ ingenua, me ne rendevo conto già allora, ma tentar non nuoce.

I consigli per autori non mi hanno portato riscontri particolari, se non qualche ringraziamento. Ho modificato in parte la tipologia di post perché originariamente la mole di lavoro per prepararli era insostenibile, ma ci tengo a continuare perché, se posso dare anche solo un piccolo contributo per rendere migliore l’ambiente e la qualità dei libri in circolazione, farò felice anche la lettrice che è in me.

17- Ti faccio i miei complimenti per un feed super ordinato su Instagram, che app usi?
Ti ringrazio, ho fatto mille esperimenti e non sono mai soddisfatta. Uso solo Canva.

18- Collabori con qualche illustratore/grafico? Se sì, ce ne parli?
No. Fino a un anno e mezzo fa il mio profilo Instagram era dedicato quasi esclusivamente a Rey e Jakku, i miei gatti (poco appassionata di Star Wars, lo so). Poi, in vista dell’uscita di “Onda Ribelle” ho deciso di tentare di costruire una community e ho avuto la necessità di renderlo un po’ più professionale. Non avevo però le risorse necessarie per chiedere aiuto, quindi mi sono rimboccata le maniche esto imparando, un passo alla volta.

Però una bravissima grafica mia compaesana mi ha regalato uno splendido logo, che uso spesso per personalizzare i miei contenuti.

Grazie per la disponibilità e per la fiducia.
Ti auguro 100000 follower reali, nei prossimi giorni.

Grazie a te per la bella intervista e per il tempo che mi hai dedicato, e a chi la leggerà!

in collaborazione con https://www.instagram.com/briciolacreation/

Intervista a Eva Battistonultima modifica: 2022-11-22T17:15:08+01:00da pabproject
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