IN INVERNO, LA MORTE

Marciapiedi e pozzanghere. La pioggia scende, sbattendo incessantemente, in un pomeriggio scuro; tempo per letarghi. Lampioni solitari, come piccoli ombrosi soli, illuminano corpi stanchi. E ombrelli copiosi riversano acqua che, come lacrime amare, da smog avvelenate, scivolano lungo i stivali infangati, riempiti da gambe stanche, svilite compagne di piedi fradici, aspettando invano l’ennesimo autobus. Piove …

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