ORIZZONTI – nov 2020

Il telefono squillò per un bel po’ prima che mi rispose. “Pronto, chi è?” chiese con voce squillante ma riattaccai immediatamente. Sentii il cuore che d’improvviso aveva ripreso a battere. Era così tanto che non lo sentivo. Oddio… Mi sembrava di essere tornato in vita dopo essere morto per anni. Feci dei respiri profondi e …

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CIAO – lug 2019

La rincontrai che era passato quasi un mese. Non avevo idea del dove avesse passato quel periodo e neanche se avesse continuato la relazione con il suo capo. Mi sembrava tutto così irreale, assurdo che non potevo credere di aver passato un mese da solo in quella casa, dove la sua assenza mi aveva portato …

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SUDORE – giu 2019

Suonò il telefono di casa più volte, ma non avevo molta voglia di alzarmi dal divano, così lasciai squillare quell’aggeggio infernale e misi su le cuffie, scegliendo come brano “Lose yourself to dance”, che mi fece anche ballare con l’immaginazione. Passavano i minuti e di Elisa non avevo notizie; pensai che sarebbe dovuta rientrare da …

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INFETTO – nov 2015/feb 2019

Capii presto che mi era impossibile resisterle. Pensavo a Raissa, alla sua silhouette, alla sua bocca, alle sue labbra, al suo sguardo limpido, alle pupille, alle sue guance con le fossette, al suo esile collo… Eppure mi facevo baciare dappertutto, usare, violentare, inquinare a suo piacimento e io lo volevo, mi piaceva, lo cercavo profondamente: …

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LEI – set 2015

“Mi sarei giocata i soldi – disse alzando un sopracciglio – che ti avrei incontrato di nuovo, prima o poi. Ma mai avrei pensato che sarebbe successo qui a Prato, oltretutto dopo aver ricevuto un tentativo tanto buffo e ridicolo di rimorchio”. Senza muovere il capo girò gli occhi in direzione di Mirko e lo …

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IL SECONDO BACIO – set 2015

Erano passati così tanti anni dall’ultima volta che ci eravamo visti, ma il ricordo di lei ancora non svaniva. Ormai avevo appeso le cuffie al chiodo e, tra una storia e l’altra, avevo trovato lavoro presso una grande società informatica, come addetto al call center dell’assistenza tecnica. Non era il lavoro dei miei sogni ma …

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UN GIORNO FORTUNATO – nov 2020

Mi sento meglio, decisamente meglio, tanto da decidere di farmi una doccia calda e passare la mattinata sul divano ad accarezzare Fred e tenere un po’ in mano la chitarra. Mia madre, ieri, ha chiamato a lavoro e non dovrò andare per un paio di giorni. Ha detto che mi ha trovato svenuto, faccia a …

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IL RISVEGLIO – nov 2020

“Ma possibile che una giornata debba iniziare con un sogno così? È atroce, sono già stanco morto e totalmente depresso. Devo andare a lavoro di corsa, sta diluviando e devo prendere i mezzi. Non trovo due calzini uguali. Non dico proprio uguali ma almeno simili. Ma che la lavatrice si mangia i calzini? ‘Sta cosa …

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IL MURO DI CINTA – nov 2020

Scorri con lo sguardo osservando il muro di cinta sulla destra. È alto, eccessivamente alto, se paragonato alle capacità umane nello scavalcare, anche se fossi molto agile. Il colore è brunastro e i blocchi di mattoni, posizionati orizzontalmente, sembrano tufo. Sarà alto venti, forse trenta metri e, ogni tanto, qualche ciuffo d’erba fa capolino fra …

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