INTRO – marzo 2021

“Ciao amico, che succede? Che ti prende?”, mi chiese preoccupato Mirko.

“Ma niente, boh… Oggi mi sono svegliato così.”

“Dai andiamo a fa’ du’ passi, che te tiri su…”, propose.

Mi incamminai con il mio amico verso il parco, ma la mente viaggiava per i fatti suoi. I pensieri non mi consentivano di essere presente e quel fondo di malinconia e tristezza svuotava il cuore di buoni propositi e voglia di fare. Sapevo benissimo cosa mi stava succedendo: ero innamorato.

E non potevo pensare ad altro.

E ogni volta poi era sempre la stessa storia.

Ci stavo male, andavo in fissa, un velo di nostalgia misto a depressione si impossessava del mio volto tanto da risultare, visto da fuori, uno zombie arrancante.

“Perché l’amore mi fa così male? E perché mi sono innamorato di nuovo?”

Me ne accorsi proprio quella notte, anche se l’apprezzamento c’era già stato; da sempre, da anni. Eppure solo in quel momento riuscii a capire che si trattava proprio un sentimento maturo, potente, pungente.

Alle due di notte avevo sbarrato gli occhi già con quell’idea in testa. Mi ricordo di essere rimasto a fissare il soffitto per qualche secondo pensando: “Sì, è proprio amore!” e poi, come se nulla fosse ero ricrollato.

Mi ero addormentato, quella sera, leggendo un libro che parlava di una storia d’amore un po’ complicata, dove tutto gira intorno a una parolina scambiata tra i due ragazzi, semplice ma disarmante allo stesso tempo: Grazie
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<div class=INTRO – marzo 2021ultima modifica: 2022-02-21T20:40:52+01:00da pabproject

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