intervista a Claudio Trezzani

1 – “L’ultima ballata del lupo”. Di cosa si tratta, quando lo hai pubblicato e dove possiamo trovarlo?

E’ un romanzo giallo di stile poliziesco, una di quelle storie che non tratta solo di delitti efferati e crimini, ma anche di amicizia, amore e tanta musica. Sì, perché essendo un “film su carta”, come amo definirlo, ha anche una sua colonna sonora che troverete come playlist alla fine del romanzo.
E’ ambientato nel mondo della musica texana: c’è il ritorno sulle scene di una vecchia star, il suo presunto suicidio e la squadra di detective di New Braunfels (Texas) che deve districarsi fra personaggi ambigui e donne misteriose.
E’ ambientato sì in Texas, ma ci ritroveremo a seguire le indagini fino a Madrid e Siviglia.
E’ stato pubblicato il 12 aprile 2022 tramite la piattaforma Youcanprint e lo potete trovare in tutti i maggiori store on line (Amazon, Mondadori, IBS, Feltrinelli, ecc…), sia in formato cartaceo che digitale.

2 – Stai lavorando ad altro? Se sì, puoi parlarcene?

In questo momento sto scrivendo il mio terzo libro e sono a poco dopo la metà della storia, almeno credo. Visto che non so mai come si svilupperà il mio film.
Avrà gli stessi protagonisti del primo e del secondo (ancora inedito): la squadra di detective di questa cittadina texana, New Braunfels dove c’è Gruene, uno dei quartieri storici più belli degli Stati Uniti e dove vive il protagonista Cody Myers.
Inoltre il mio secondo romanzo, “La Fattoria dei Serpenti” è una campagna di preordini sul sito di Bookroad (Leone Editore) per poter raggiungere il mio sogno di essere pubblicato da una casa editrice e di arrivare in libreria. Sul sito potrete leggere un’anteprima di 30 pagine e se vi piace sostenermi preordinando la vostra copia che riceverete a casa prima che arrivi in libreria.

3 – Da dove nasce l’idea di scrivere un libro?

Ho sempre avuto molte storie nel cassetto (e sono ancora lì…magari un giorno le riprenderò in mano), ma è stato con il mio primo romanzo che la scintilla dell’ispirazione mi ha folgorato. Mi ha influenzato molto innamorarmi della musica indipendente americana e soprattutto texana: le sue storie, i suoi personaggi. Da anni scrivo recensioni e articoli sull’argomento, per riviste indipendenti e sul blog.
C’è molto di questo mondo nelle mie storie e anche del mio amore per il crime alla Michael Connelly e di serie tv. Mixate il tutto e avrete una squadra di detective nel quartiere dove c’è la sala di musica dal vivo più antica degli States: la Gruene Hall, accanto a dove vive il mio protagonista.

4 – Chi è Claudio?

Sono un sognatore, uno che si ciba di emozioni e un lettore vorace. Vivo in un piccolo paesino a ovest di Milano, ma sogno di vivere a Gruene come il mio protagonista, dove la musica è parte della vita di tutti i giorni.
Scrivo per trasmettere le emozioni che la musica o una serie o una storia mi dà e la mia missione è quella di far conoscere artisti sconosciuti con il mio blog Trex Roads.
Adoro viaggiare e scoprire posti diversi, che poi trovate nei miei romanzi (Texas a parte, che è un viaggio solo sognato per ora).
Sono uno che ama collezionare e ascoltare vinili, la musica fisica è il top, però riconosce l’importanza della musica in streaming che gli ha permesso di scoprire musica che altrimenti sarebbe stato impossibile conoscere.

5 – Cosa fai nella vita?

Ho lavorato per anni un grande negozio di Milano e anche in aeroporto, ma dopo il periodo che ha sconvolto le vite di tutti, cerco la mia strada sperando sia ancora in mezzo al pubblico e con un bel team accanto.

6 – Parlami della tua passione più grande. Non importa sapere di cosa si tratti (magari non lo vuoi dire e non è la scrittura), mi interessa sapere cosa ne ricavi. Cosa provi quando la pratichi e quando non ti è possibile farlo?

La mia passione più grande è la musica. Da quando anni fa ho scoperto la musica country indipendente (e poi blues rock e folk) non posso più farne a meno, era quello che ho sempre cercato: scovare artisti sconosciuti (soprattutto alle orecchie italiane) e cercare di farli conoscere.
Fondete musica e scrittura e troverete il perchè ho aperto il mio blog Trex Roads e perchè ogni settimana tengo una rubrica sulla rivista web Ticino Notizie (col nome del mio blog). Ovviamente amo anche il rock classico, quello degli anni ’70, ma oggi la mia attenzione è sulla vitale ed emozionante scena musicale indipendente americana, quella fondata sul passaparola e sui concerti.
La mia più grande gioia è quando qualcuno mi dice di aver scoperto un artista che ho consigliato io e mi ringrazia perché lo ha rapito.

7 – Hai pubblicato con Youcanprint, come ti sei trovato? Il prossimo lo pubblicherai con una CE?

Mi sono trovato bene, sono molto professionali e il loro servizio dà possibilità di poter vendere il proprio libro ovunque. Pagando si possono avere vari servizi, nessuno è obbligatorio: è un investimento su te stesso. Io ho inviato il primo manoscritto a qualche editore, ma dopo non aver ricevuto risposte ho deciso di fare questo passo. La vera difficoltà è la auto-promozione, da sconosciuto riuscire a farsi conoscere è veramente arduo e sfidante. Ogni giorno imparo nuove cose.
Il mio secondo è stato scelto, come ho detto, per la campagna di preordini e anche quello è molto sfidante, ma è un mezzo per arrivare al mio sogno di arrivare in libreria.

8 – Libero arbitrio o destino?

Personalmente credo che il destino, la fortuna, chiamatelo come volete, svolga, a volte, un ruolo decisivo in ciò che ci accade. Non sempre è tutto frutto delle nostre scelte.
Le nostre scelte sono importanti, ma, secondo me, non possono tutto senza l’aiuto del destino.

9 – Hai altri progetti per il futuro o stai già lavorando a qualche altro scritto?

Sono nel mezzo della scrittura del mio terzo romanzo, sempre nel Distretto di Polizia di New Braunfels in Texas. E nel frattempo sto organizzando presentazioni sia per il mio primo, ma soprattutto per far conoscere e incuriosire il pubblico sul mio secondo romanzo. Inoltre a maggio sarò uno dei co-organizzatori di un Festival delle Arti qui nel mio paese, dove darò ai libri e agli autori molto spazio.

10 – Quante copie hai venduto del tuo libro?

Il mio primo romanzo circa 150 copie dopo un anno dall’uscita, ma sono state soprattutto le recensioni a darmi le gioie più grandi. Sia da parte di siti specializzati che si sono interessati alla mia opera, sia di persone sconosciute che ci hanno tenuto a farmi sapere che erano rimasti colpiti dalla storia.
La campagna invece in poco più di un mese è già a 42 preordini (dovranno essere 200 entro agosto).

11 – Scrivi di notte o di giorno?

In questo periodo in cui sono a casa, di giorno, anche se, per esempio, la fine de “L’Ultima Ballata del Lupo”, è stata scritta alle 3 di notte. Ho scritto senza fermarmi per ore, almeno 3-4 capitoli, l’ispirazione fluiva e non volevo interromperla.
Come dico sempre anche io volevo vedere come andava a finire. Se però devo scegliere dico di giorno, in una bella giornata di sole e senza nessuno a interrompere.

12 – Cosa farai da grande?

Vorrei trovare un lavoro che mi permetta di fare nuovi viaggi, nuove scoperte e conoscere nuove persone. Il sogno di poter fare lo scrittore per lavoro resta, ma in questo paese sarà difficile, però la traduzione in americano del mio primo romanzo è terminata e magari un giorno mi farò un nome là. Chissà…

13 – Cosa ti fa paura?

Il pensiero di poter perdere un famigliare stretto e il fatto di non poter trovare un lavoro per sostenermi. Non ho paura della morte, ma del dolore.

14 – Sei anche un lettore? Puoi consigliarci qualche libro?

Leggo tantissimo, dalle storie crime ai romanzi di avventura, dalle biografie ai romanzi di storie sportive, dalle storie famigliari ai saggi. Il mio autore preferito è Michael Connelly.

Questi sono 5 fra i miei libri preferiti:

La Città delle Ossa, Michael Connelly
Il Codice Da Vinci, Dan Brown
Balla coi Lupi, Michael Blake
Friday Night Lights, H.G. Bissinger
Un Gioco da ragazzi, Enrico Ruggeri

15 – Ti senti più un autore o una paziente in terapia, a causa di queste domande?

Mi sento un autore con tante cose da raccontare che ha approfittato di questo bellissimo spazio per farsi conoscere.

16 – Da dove nascono i titoli dei tuoi libri?

Il primo mi è venuto all’improvviso verso la fine della storia, mentre il secondo lo avevo già in mente alla prima pagina (è anche una dedica ad una delle mie canzoni preferite di un autore texano Ray Wylie Hubbard: Snake Farm, appunto La Fattoria dei Serpenti. Che per la cronaca è anche un vero rettilario.)

17 – Dai qualche consiglio a chi vorrebbe iniziare a pubblicare.

Sono entrato da un anno in questo mondo e devo dire che mi ha sconvolto.
Tantissimi autori e pochissimi editori che sono disposti a rischiare su nomi sconosciuti, investendoci tempo e denaro.
La mia esperienza dice di provarci sempre con le CE perché se si ha la fortuna di trovarne una valida è tutta un’altra storia, il problema è che spesso questa fortuna è rarissima.
Ci sono più autori che lettori in Italia e bisogna prenderne atto, ma non bisogna mollare mai.
Io sono stato attento alle truffe, e sono tante, e poi ho investito su me stesso e lo rifarei, però sono sincero il sogno è sempre quello di arrivare agli scaffali, poter presentare in bellissime librerie e avere pubblicità professionale.
Spero con Bookroad di poterci arrivare e spero di aver incuriosito qualcuno e di poter aumentare i preordini. Il sogno è lì a portata di mano.

18 – Per la grafica hai collaborato con qualcuno?

Per il mio primo romanzo mi sono affidato ai grafici di Youcanprint, coi quali ho scelto la grafica migliore fra quelle proposte. Per il prossimo confido in Bookroad, se raggiungo l’obiettivo loro hanno dei grafici davvero bravissimi. Per ora quella che vedete sul loro sito è solo una copertina provvisoria.

In collaborazione con https://www.instagram.com/briciolacreation/

intervista a Claudio Trezzaniultima modifica: 2023-06-17T17:57:50+02:00da pabproject
Reposta per primo quest’articolo