Intervista a Lucia Carluccio

Cara Lucia, innanzitutto grazie per il tempo concesso.
Benvenuta alle domande “scomode”, spero comprenderai il motivo per il quale le chiamo così.
Mi piacerebbe, anche per questo, conoscere qualcosa in più del tuo pensiero e del tuo linguaggio ma anche delle te non scrittrice, la Lucia quotidiana.

Sia chiaro, puoi rispondere alle domande che vuoi. Considera che puoi anche mentire spudoratamente 😀

1 So che hai pubblicato un libro, al momento. Di cosa si tratta, quando lo hai pubblicato e dove possiamo trovarlo?

L’ultimo mio libro è stato pubblicato lo scorso marzo con Bertoni Editore. Quello a cui tu ti riferisci risale al marzo 2020 ed è un romanzo psicologico dal titolo “Il cigno e la ballerina”. La pubblicazione è avvenuta grazie alla vittoria del concorso letterario “Dario Abate Editore 2019”. È stata per me una sorpresa e ho interpretato la vittoria come il segno che il mio romanzo potesse venire alla luce. Uno dei link dove acquistarlo è il seguente:

https://www.amazon.it/CIGNO-BALLERINA-Letterario-Internazionale-Bestseller-ebook/dp/B085LRNPF4

2 – Da dove nasce l’dea di scrivere un libro?

Prima di scrivere questo romanzo, avevo sempre pubblicato poesia. Ho seguito il consiglio di un autore che mi aveva consigliato di provare a cambiar genere scrivendo, appunto, un romanzo, un genere che, diversamente dal mio fare poesia, prevedeva un approccio più costante e metodico. Così mi sono lanciata in questa impresa fino a quando non ho messo il punto e sentito che era davvero terminato.

3 – Stai lavorando ad altro, al momento?

Sì, al momento i miei lavori riguardano la psicologia del profondo.

4 – Chi è Lucia?

Lucia è la donna che mi trovo a vivere in questa vita, da 38 anni. E non è facile! Sono assai complessa e spesso “mi perdo in me”. Grazie al processo creativo che vivo grazie alla scrittura, riesco a trovare una zattera senza annegare nel mio mare e mi ritrovo a fare esperienza di viaggi pazzeschi!

5 – Che lavoro fai?

Sono una docente di Lettere presso la Scuola secondaria di primo grado.

6 – Parlami della tua passione più grande. Non importa sapere di cosa si tratti (magari non lo vuoi dire e non è la scrittura), mi interessa sapere cosa ne ricavi. Cosa provi quando la pratichi e quando non ti è possibile farlo?

La mia passione più grande è l’indagine interiore e tutto ciò che ne deriva. La ricerca mi porta a trovare molte altre prospettive e a vestire di senso il mondo. Mi è possibile farlo sempre, perché anche nella vita di tutti i giorni, quando cambia il tuo sguardo, allora ha un aspetto differente tutto ciò che guardo e analizzo, rifletto, intuisco, sento.

7 – Scrivi di notte o di giorno? Hai bisogno del silenzio o preferisci un sottofondo musicale?

Scrivo quando riesco, non ho un momento preciso in cui lo faccio. A volte godo del silenzio e scrivo. Altre volte mi piace la musica. Quella, per esempio, di Ennio Morricone, mi ha spesso ispirata e accompagnato nelle parole che fluivano insieme alle note. La musica è il più bel vestito che le parole possano indossare.

8 – Cosa ti fa paura?

Mi fa paura la sofferenza. Quella mia e quella degli altri.

9 – Libero arbitrio o destino?

Entrambi. Siamo protagonisti (e abbiamo il diritto e il dovere di esserlo) del disegno che è la nostra vita e che viene spesso definito destino.

10 – Hai pubblicato con Dario Abate Editore, puoi raccontarci l’esperienza?

La mia esperienza è stata positiva. È un editore che mi ha sempre dimostrato stima e con il quale ho potuto confrontarmi in modo libero e sincero. È nata anche un’ulteriore collaborazione della quale però è ancora presto parlare … Ho imparato che le sinergie che possono crearsi in queste situazioni, hanno il potere di rendere il mondo più bello e di farci crescere non solo professionalmente.

11 – Sei anche una lettrice? Puoi suggerirci quale bella lettura?

Sono una grandissima lettrice. La mia casa è piena di libri e non riuscirei a vivere senza leggere. Un’autrice poco conosciuta che amo molto è Milena Milani e vi consiglio “Una ragazza di nome Giulio”.

12 – Qual è il libro che avresti voluto scrivere tu?

Bella domanda … La mia risposta è: “Le parole per dirlo” di Marie Cardinal.

13 – Immaginati arrivata al successo grazie a una pubblicazione. Di cosa vorresti trattasse questa tua opera?

Vorrei che fosse un’opera che possa lasciare il segno e arricchire il lettore. Così mi sentirei davvero ricca, perché credo che il tesoro più grande sia quello che dai. La gratitudine ricevuta dagli altri lo moltiplica e le parole scritte restano eterne. Un tesoro donato al mondo, anche quando il mio corpo non sarà più qui, ma qualche figlio di un figlio di un figlio mi conoscerà, attraverso delle pagine scritte.

14 – Immaginando di poter scegliere un luogo a tuo piacere, dove abiteresti? E perché?

Abiterei vicino al mare, e so che succederà. Ora abito in provincia di Milano, in una zona immersa nel verde e mi piace tantissimo. Ma le mie radici vengono dal mare e lì tornerò.

15 – Ti senti più un’autrice o una paziente in terapia, a causa di queste domande?

Mi piacciono le domande insolite, sono più stimolata. Quindi ti ringrazio!

16 – Ho notato che, oltre a fare post riguardo il tuo libro, condividi anche alcuni  momenti della tua vita. Secondo te questo può aiutare le persone a conoscere meglio un autore e quindi ad affezionarsi?

Questo è un tema molto attuale e sono contenta di rispondere alla tua domanda. In realtà si è condizionati, più o meno consapevolmente, dal mondo che ci circonda e i social ci portano a condividere momenti della nostra vita. Io amo mantenere la mia privacy e non condividere ogni cosa perché ritengo assolutamente importante proteggere e nutrire la propria vita privata con cura e attenzione. Tuttavia condivido momenti che ritengo possano trasmettere positività o messaggi ai quali tengo. Inizialmente però l’ho fatto non pensando al fatto che chi può conoscermi meglio attraverso i social, possa essere portato ad affezionarsi e ad aver voglia di conoscermi anche come autore. Naturalmente, però, a volte è successo e non me ne dispiace.

17 – Che consiglio daresti a un neo scrittore?

Di essere umile, di studiare, di essere aperto al confronto, alla tradizione e al progresso. E di scrivere con passione.

18 – Hai mai pensato di collaborare con qualcuno per la grafica (dei post, delle copertine, dei profili social ecc.) ?

Ci ho pensato, ma non l’ho mai fatto perché in questo momento sono presa da altre cose e, quando intraprendo un progetto nuovo, mi piace farlo bene e con dedizione.

Grazie per la disponibilità e per la fiducia.
Ti auguro 100000 follower reali, nei prossimi giorni.

In collaborazione con

Intervista a Lucia Carluccioultima modifica: 2022-11-04T14:10:05+01:00da pabproject
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